https://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/issue/feedDYNAMIS. Rivista di filosofia e pratiche educative2024-06-13T15:53:57+02:00Massimo Schiavimassimo.schiavi@centrostudicampostrini.itOpen Journal Systems<p><strong>Dynamis</strong> è una rivista semestrale dedicata all'approfondimento filosofico di tematiche educative. DYN pubblica articoli che indagano con approccio filosofico temi e problematiche legate al mondo dell'educazione, e che possono coinvolgere o intersecare i seguenti ambiti di ricerca: formazione, pedagogia, etica, filosofia della mente, sociologia, psicologia del'evoluzione, didattica delle nuove tecnologie.</p> <p>DYN pubblica anche numeri speciali, affidati ad uno o più curatori esterni e dedicati ad argomenti specifici negli ambiti di ricerca indicati.</p> <p>DYN pubblica articoli in italiano, inglese, francese, spagnolo tedesco.</p>https://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/introduzione6Introduzione2024-06-12T11:26:10+02:00Damiano Bondidamiano.bondi@centrostudicampostrini.it<p>Introduzione al fascicolo n. 6</p>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Damiano Bondihttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/santarelliChe cosa significa valutare?2024-05-15T17:38:19+02:00Matteo Santarellimatteosantarelli1985@gmail.com<p>In this article I will attempt to reconstruct some basic aspects of Dewey's theory of evaluation. In particular, I will refer to “The Quest for Certainty” and “Theory of Valuation”. In particular, I will try to highlight the anti-dualistic character of Dewey's theory, with a specific focus on the consequences of his rejection of absolute and ultimate values. This involves an original conceptualization of the relationship between values, valuations and interests.</p>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 matteo santarellihttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/cappaIl valore della pratica educativa2024-04-23T09:12:19+02:00Francesco Cappafrancesco.cappa@unimib.it<p>John Dewey ha continuato a pensare per molta parte della sua longeva vita, sia da un punto di vista teoretico sia da un punto di vista pragmatico, alla questione essenziale e antica posta dal rapporto fra mezzi, valori e fini. Come si valuta un'insegnante? Come si valutano gli effetti di apprendimento e lo sviluppo formativo e educativo di un/a bambino/a virgola di un/a ragazzo/a, di un/a adulto/a? L'essenza di questa pratica, esattamente come la pratica della valutazione, è tutt’una col processo di costruzione della conoscenza e di traduzione dei saperi, anche di quelli impliciti e non formalizzabili o non riducibili alla logica delle competenze. Tale pratica genera un <em>capitale</em> di un’altra natura, non proviene dal lavoro accumulato e sfruttato. Dunque, assume la forma di un “valore” specifico: la natura di questo valore ha un’essenza sociale, <em>comune a tutti</em>.</p>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Francesco Cappahttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/premolidemarchiLa valutazione della condotta altrui alla luce della fenomenologia realista2024-05-16T09:10:04+02:00Paola Premolippremoli@libero.it<p>Nell’articolo si esamina il tema della valutazione alla luce di alcuni contributi che provengono dalla fenomenologia, e in particolare dalla sua corrente realista. Il mio obiettivo è quello di individuare alcuni aspetti essenziali della valutazione della condotta altrui, di cui la valutazione scolastica è un esempio, così da metterne in luce sia le caratteristiche intrinseche, sia le implicazioni etiche. A tal fine, dedicherò la prima parte a definire l’atto di valutare e come si può caratterizzare quando ha per oggetto la condotta degli altri. Per far questo, mi servirò della definizione di pratica di MacIntyre. In seguito, introdurrò l’analisi degli atti umani offerta dalla fenomenologia, in particolare da quella anticipata da Brentano e sviluppata da Husserl, Pfänder, Hildebrand e Kolnai, per chiarire che la valutazione, come atto umano che ha come riferimento i valori, include un giudizio e un atto di stima, dunque affettivo, ma anche una risposta della volontà. Infine, alla luce del fatto che la valutazione della condotta altrui si riferisce a persone, sarà possibile trarre alcune conclusioni riguardo alle sue implicazioni etiche.</p>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Paola Premolihttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/ruggieroBildung come processo condiviso di messa in forma della singolarità2024-05-07T15:20:29+02:00Alessio Ruggieroalessio.ruggiero@univr.it<p>Il presente contributo intende mostrare che esemplare è un processo e una dinamica che si manifestano nell’invito a porsi al seguito della propria vocazione. Per ragioni molteplici, le teorie finora presentate sui fenomeni esemplari si sono focalizzate sui fattori e le modalità principali di manifestazioni e hanno presentato forme, in qualche modo, estreme e unilaterali. Il presente saggio nasce con l’intento di integrare questi fattori e queste modalità attraverso un confronto vivo con la fenomenologia di Max Scheler e con la sua concezione, per dir così, figurativa e formativa dell’esemplarità, fondata sull’idea di <em>Bildung</em>. L’ipotesi principale qui esposta – che deve alla fenomenologia scheleriana le sue tonalità di fondo – è che ogni tentativo di fondare una teoria dell’esemplarità che non sia rivolto al processo di individuazione, inteso come assunzione condivisa di una forma plastica e incompiuta, alimenti in sé il rischio di dar vita a immagini stereotipate e a meccanismi inconsapevoli di omologazione, idealizzazione, infatuazione, illusione e idolatrizzazione. Al fondo del processo di formazione esemplare immaginato da Max Scheler si trova non la teoria dei modelli con al centro il <em>Vorbild</em> ma, ben più profondamente, la sua teoria della <em>Bildung</em> con al centro la determinazione individuale (<em>Bestimmung</em>).</p>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Alessio Ruggierohttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/ghiaIl non sapere nel sapere2024-04-29T13:29:11+02:00Francesco Ghiafrancesco.ghia@unitn.it<p><span style="font-size: 0.875rem;">La dottrina della scienza di Max Weber si fonda su due principi: a) tenere sempre separati conoscenza empirica e giudizi di valore (principio di avalutatività); b) non forzare mai l'esperienza in gabbie logiche predefinite (principio di individualità). Sul piano etico-deontologico, ciò si traduce nell’impossibilità per la scienza di determinare in assoluto criteri universalmente validi secondo cui orientare l’azione individuale. Sul piano pedagogico, ciò si traduce nell'obbligo dell'insegnante di insegnare ai suoi studenti a riconoscere i fatti scomodi. L'insegnante non deve essere un leader: è un mediatore della conoscenza scientifica e deve educare alla chiarezza e alla distinzione dei concetti. Il suo compito è aiutare lo studente a “conoscere se stesso”, cioè a realizzare il significato ultimo delle sue azioni.</span></p>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 francesco ghiahttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/lovatThe The Two-sided Coin of Values Pedagogy2024-03-07T14:25:58+01:00Terence Lovatterence.lovat@education.ox.ac.uk<p>The article will explore the two essential elements, or “two-sided coin”, of values pedagogy, an approach to teaching and learning built around values. The two essential elements are referred to in the literature as implicit and explicit. The implicit element concerns the establishment of a safe, conducive, or <em>values-filled</em>, ambience for learning, while the explicit element concerns an approach to curriculum implementation that focusses on the meaning, or <em>value</em>, to be found in the content of curriculum, as against focussing principally on the more easily measured facts and figures. In a word, the explicit element renders a deepened intellectual engagement of the kind articulated in Habermasian epistemology. Evidence of the greater learning effect found in values pedagogy will be drawn from international literature, while grounded empirically in findings from the Australian Values Education Program.</p> <p> </p>2024-08-26T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Terence Lovathttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/deweyFini e valori nella teoria della valutazione2024-06-12T10:04:16+02:00John Deweydamianobondi@gmail.com<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Pubblichiamo i capitoli I e V estratti dall’opera di Dewey Theory of Valuation (University of Chicago Press, 1939), basandoci sull’edizione italiana Teoria della Valutazione, La Nuova Italia, 1960.</p> </div> </div> </div>2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 John Deweyhttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/desilvestriDARE VALORE. Intervista a Donato De Silvestri2024-06-10T13:42:52+02:00Donato De Silvestridonato.desilvestri@univr.it2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Donato De Silvestrihttps://dynamis.centrostudicampostrini.it/index.php/fogli/article/view/golaDARE VALORE. Intervista a Giancarlo Gola2024-06-10T13:46:02+02:00Giancarlo Golagiancarlo.gola@supsi.ch2024-06-13T00:00:00+02:00Copyright (c) 2024 Damiano Bondi; gola