DYNAMIS n.8 - Accelerazione informatica: vecchia scuola per nuovi lavori?

26-02-2025

Il mondo del lavoro è in continua e rapida evoluzione, tanto che alcuni lavori odierni erano semplicemente impensabili venti anni fa. Il continuo progresso tecnologico, l’accelerazione informatica, e le conseguenze sul piano sociale e civile che da questa continua evoluzione derivano, incidono direttamente anche sul piano delle esperienze, delle competenze e delle capacità di cui ognuno deve essere dotato, e in primis i giovani e le giovani che dal mondo della scuola devono passare al mondo del lavoro e del vivere in società. D’altra parte, le ultime riforme scolastiche (Moratti, Gelmini, la Buona Scuola) si sono date, tra gli altri, l’obiettivo di mettere in relazione in modi e tempi diversi il mondo della scuola con quello del lavoro. Relazione che dovrebbe realizzarsi non solo sul piano della preparazione professionale, ma anche sul piano di una formazione in grado di integrare nuove modalità dell’esperienza con competenze e saperi che mettano le nuove generazioni nella condizione di affrontare con sicurezza e competenza la società che sta emergendo in questa fase storica. Si nota tuttavia una discrepanza tra un cambiamento istituzionalmente guidato e burocraticamente mediato, quale quello della scuola, e uno che sembra non controllabile né prevedibile, quello del lavoro, che sollecita nuove professionalità e nuove competenze. Sembra a volte che la scuola cerchi affannosamente di rincorrere qualcosa che non si lascia mai prendere, mutando continuamente non solo direzione, ma anche volto.

Questo numero di Dynamis è dedicato, dunque, alla relazione complicata, reale e/o auspicata, tra due “mondi”: quello della scuola da una parte, con le sue attenzioni, i suoi valori, le sue procedure, e quello delle nuove competenze dall’altra, richieste da una società e da un mondo del lavoro in continua evoluzione, spesso indeterminati e rischiosi.

Alcune domande specifiche possono guidare gli studiosi nel proporre i loro contributi, ma sono da considerarsi orientative e non esclusive:

- Può l’impianto tendenzialmente storico e umanistico dei nostri programmi scolastici reggere il confronto con la società informatica che sta emergendo in questi ultimi decenni?

- Ha ancora senso improntare gli indirizzi e i programmi sulla specializzazione settoriale, o non sarebbe forse più sensato concentrarsi sul fornire una serie di skills multidisciplinari, spendibili poi in diversi settori lavorativi potenziali?

-  Il trend del settore informatico è costantemente in ascesa da almeno due decenni, rappresentando una rara costante che si stima possa permanere in futuro. Come sta cambiando la scuola per preparare le ragazze e i ragazzi a vivere nel mondo della rivoluzione digitale?

-  L’ondata massiva delle A.I. nel nostro mondo sta già avendo delle ripercussioni impreviste sul mondo del lavoro; come dovrebbe porsi la scuola rispetto a queste tecnologie “intelligenti” e agli scenari sociali cui sembrano preludere?

Deadline: 15 luglio 2025