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DYNAMIS n.8 - Accelerazione informatica: vecchia scuola per nuovi lavori?

26-02-2025

Il mondo del lavoro è in continua e rapida evoluzione, tanto che alcuni lavori odierni erano semplicemente impensabili venti anni fa. Il continuo progresso tecnologico, l’accelerazione informatica, e le conseguenze sul piano sociale e civile che da questa continua evoluzione derivano, incidono direttamente anche sul piano delle esperienze, delle competenze e delle capacità di cui ognuno deve essere dotato, e in primis i giovani e le giovani che dal mondo della scuola devono passare al mondo del lavoro e del vivere in società. D’altra parte, le ultime riforme scolastiche (Moratti, Gelmini, la Buona Scuola) si sono date, tra gli altri, l’obiettivo di mettere in relazione in modi e tempi diversi il mondo della scuola con quello del lavoro. Relazione che dovrebbe realizzarsi non solo sul piano della preparazione professionale, ma anche sul piano di una formazione in grado di integrare nuove modalità dell’esperienza con competenze e saperi che mettano le nuove generazioni nella condizione di affrontare con sicurezza e competenza la società che sta emergendo in questa fase storica. Si nota tuttavia una discrepanza tra un cambiamento istituzionalmente guidato e burocraticamente mediato, quale quello della scuola, e uno che sembra non controllabile né prevedibile, quello del lavoro, che sollecita nuove professionalità e nuove competenze. Sembra a volte che la scuola cerchi affannosamente di rincorrere qualcosa che non si lascia mai prendere, mutando continuamente non solo direzione, ma anche volto.

Questo numero di Dynamis è dedicato, dunque, alla relazione complicata, reale e/o auspicata, tra due “mondi”: quello della scuola da una parte, con le sue attenzioni, i suoi valori, le sue procedure, e quello delle nuove competenze dall’altra, richieste da una società e da un mondo del lavoro in continua evoluzione, spesso indeterminati e rischiosi.

Deadline: 15 luglio 2025

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Ultimo numero

N. 7 (2024): Le scuole degli altri - parte 2
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Abbiamo dedicato il numero 5 all'esame dei sistemi scolastici di alcuni paesi diversi dall'Italia, soprattutto europei: Finlandia, Inghilterra, Spagna, Germania, Olanda, Stati Uniti.

Per questo numero abbiamo deciso di ampliare la nostra indagine con una seconda parte, coinvolgendo nuovi paesi: Grecia, Svezia, Francia, Estonia, Svizzera, Cina.

Sentiamo spesso dire, nel dibattito pubblico e sui social, che i sistemi scolastici degli altri paesi sarebbero superiori a quello italiano. Ma è proprio così? Cosa ne sappiamo veramente?

In questo numero vogliamo anzitutto offrire una panoramica sul funzionamento dei sistemi scolastici europei e sui principi pedagogici e antropologici cui si ispirano. Intendiamo poi focalizzarci su alcune problematiche scolastiche, che sono all’ordine del giorno in Italia, per capire come in altri Paesi sono state affrontate: tra queste, l’inclusività, l’interdisciplinarità, l’innovazione digitale, la valutazione. Chiediamo perciò ad esperti dei sistemi scolastici europei, in forma di intervista, di fornirci dei dati e delle opinioni sulle “scuole degli altri”, per migliorare così la nostra.

Pubblicato: 04-11-2024

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ISSN 2785-4523 (online)