Bildung come processo condiviso di messa in forma della singolarità
Alcuni spunti su fenomenologia, esemplari e individuazione a partire da Scheler
DOI:
https://doi.org/10.53163/dyn.v6i6.231Parole chiave:
Scheler, fenomenologia, Bildung, esemplarità, singolaritàAbstract
Il presente contributo intende mostrare che esemplare è un processo e una dinamica che si manifestano nell’invito a porsi al seguito della propria vocazione. Per ragioni molteplici, le teorie finora presentate sui fenomeni esemplari si sono focalizzate sui fattori e le modalità principali di manifestazioni e hanno presentato forme, in qualche modo, estreme e unilaterali. Il presente saggio nasce con l’intento di integrare questi fattori e queste modalità attraverso un confronto vivo con la fenomenologia di Max Scheler e con la sua concezione, per dir così, figurativa e formativa dell’esemplarità, fondata sull’idea di Bildung. L’ipotesi principale qui esposta – che deve alla fenomenologia scheleriana le sue tonalità di fondo – è che ogni tentativo di fondare una teoria dell’esemplarità che non sia rivolto al processo di individuazione, inteso come assunzione condivisa di una forma plastica e incompiuta, alimenti in sé il rischio di dar vita a immagini stereotipate e a meccanismi inconsapevoli di omologazione, idealizzazione, infatuazione, illusione e idolatrizzazione. Al fondo del processo di formazione esemplare immaginato da Max Scheler si trova non la teoria dei modelli con al centro il Vorbild ma, ben più profondamente, la sua teoria della Bildung con al centro la determinazione individuale (Bestimmung).
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